La settimana del mio workshop allo IED si è conclusa e posso tirare le somme su cosa mi abbia insegnato.

L’ultimo giorno ho posto ai ragazzi una serie di domande per analizzare quanto avevamo fatto insieme. Voglio provare a farmi le stesse domande e vedere cosa ne esce fuori.
Qual’è stata la cosa che ti ha sorpreso di più?
Essere stata in grado di dare un feedback costante, motivato e circostanziato sul lavoro dei ragazzi. Mi ha dimostrato in modo tangibile che il metodo dello user-centered design ha basi solide e molteplici applicazioni.
Quale è stata la cosa che ti è parsa più difficile?
La fatica fisica oltre a quella mentale. Rispetto a una lezione frontale il workshop ti prosciuga di energia, nonostante lavorino loro!

E quale quella più divertente?
I test di usabilità. Vedere i ragazzi soffrire nel testimoniare che il loro prototipo aveva dei problemi è stato bellissimo. E’ un momento di svolta dell’intero processo, dove metti alla prova le tue convinzioni e le devi lasciar andare per un bene superiore, che è quello di soddisfare il tuo utente.

Cosa ti porti a casa da questa esperienza?
La soddisfazione di essere riuscita a instillare dei dubbi nelle testoline in cerca di certezze.
La costante sfida con il mio carattere e le personalità degli altri, per costruire un rapporto proficuo e di crescita.
La convinzione ancora più radicata che amo questo lavoro.
Un pensiero riguardo “Cosa si impara a insegnare la UX”